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Il lavoro del futuro sarà flessibile e digitale

Forbes intervista esperti, dirigenti e direttori dell’HR per comprendere quale sarà il futuro del lavoro. Emergono consigli e buone prassi che i leader dovranno adottare per permettere al lavoro ibrido di valorizzare il benessere del lavoratore, le tecnologie digitali, l’inclusione e la sostenibilità.

Analizziamo qui in dettaglio due parole chiave: flessibilità digitalizzazione. (Forbes)

Flessibile

Terence Mauri, fondatore di Hack Future Lab (comunità globale di leader del settore AI e automazione) e MIT Enterpreneur Mentor in Residence (centro di promozione e cultura dell’innovazione), conferma che durante il periodo della pandemia le tecnologie hanno consentito alle piccole-medie imprese di crescere a dismisura. Le organizzazioni sono guidate sempre più spesso dal digitale e da un lavoro che diventa sempre più flessibile.

Una ricerca commissionata da IWG plc, società di real estate per le imprese con sede in Svizzera, conferma che dei mille lavoratori statunitensi intervistati, il 74% preferirebbe trascorrere almeno un giorno a settimana in ufficio, il 30% preferirebbe invece lavorare sempre in uno spazio diverso da quello della propria abitazione e differente rispetto a quello del proprio ufficio per almeno due volte a settimana. Il modello di lavoro ibrido è quello più apprezzato, soprattutto dai professionisti più giovani, dai 18 ai 34 anni, che affermano con sicurezza di possedere forti competenze digitali e di poter gestire efficacemente le proprie attività da remoto, a casa o in uno spazio di co-working.

La posizione geografica è un aspetto significativo per i lavoratori. Coloro che preferirebbero lavorare in modalità ibrida affermano che non tollereranno più lunghi spostamenti in un mondo post-Covid. Quasi la metà degli intervistati, infatti, percorreva circa 45 minuti di tragitto prima della pandemia. Questo campione oggi afferma che non percorrerebbe più di 30 minuti per recarsi a lavoro. Mark Dixon, fondatore e CEO di IWG, ha dichiarato che i dati dell’ultimo anno dimostrano che il lavoro ibrido non solo è molto apprezzato, ma che si tratta di un modello che li vede più felici e coinvolti.

Digitale

Nel corso degli ultimi due anni il CEO di Lusa Language School ha ideato dei corsi online per rafforzare le competenze digitali dei lavoratori. Oggi afferma che il metodo ha avuto un successo tale da continuare a portare avanti tale approccio anche nel futuro. I risultati sono stati positivi, le competenze digitali dei lavoratori sono state rafforzate e tutto ciò ha consentito di migliorare le prestazioni.

Lo scenario sta evolvendo verso un modello ibrido e digitale. Se le competenze digitali si rafforzano, la fiducia nei confronti della tecnologia aumenta e, di conseguenza, cresce anche il grado di coinvolgimento e il livello di benessere dei lavoratori.

Anche la Pubblica Amministrazione può affrontare questa sfida, impegnandosi per rafforzare le competenze digitali dei lavoratori e per ottimizzare e velocizzare i processi. Emilia-Romagna Smart Working, grazie agli incontri del Tavolo Tecnologie, si concentra su questi temi: la community di esperti ha già affrontato il tema della cybersecurity, in cui sono state identificate le linee guida e le buone pratiche utili agli smart worker per navigare su internet in modo sicuro. Il seminario sul benessere digitale ha permesso approfondire il legame tra tecnologia e benessere e acquisire le giuste competenze per superare lo stress digitale e migliorare il proprio rapporto con la tecnologia.

 

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