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Netiquette: il galateo del lavoro agile

a parola flessibilità non può essere associata a una perenne disponibilità a lavorare. Riscrivere l’etichetta del lavoro è diventata la prerogativa di molte società per garantire un corretto bilanciamento tra la vita privata e l’attività professionale quando si lavora da casa. L’obiettivo? Uno Smart Working strutturato e organizzato.

Gli effetti dello Smart Working: un bilancio nazionale

In circa tre mesi dall’inizio del primo lockdown da Covid-19 il nostro Paese è passato da 500 mila smart worker a 4 milioni. Lo conferma l’indagine nazionale Smart Working 2020 che ha coinvolto oltre duemila lavoratori del settore pubblico e privato. La ricerca ha permesso di definire una mappa dei vantaggi e delle criticità connesse al lavoro agile dal punto di vista dei lavoratori.

Lo Smart Working si prende cura del pianeta

Regione Emilia-Romagna ha partecipato alla prima indagine nazionale su Smart Working e PA, promossa da ENEA per indagare le esperienze delle amministrazioni che hanno sperimentato il lavoro agile nel periodo 2015-2018. Gli spunti più interessanti derivano da tre temi: mobilità, aspetti ambientali e esperienze di lavoratrici e lavoratori.

POLA: prima indagine di qualità

Pubblicata la prima indagine sulla qualità dei Pola 2021 – 2023 in 34 amministrazioni. Il livello di qualità media complessiva si attesta sul 67% e sono emerse buone pratiche che possono diventare veri e propri benchmark di riferimento.

Lo Smart Working è la chiave per ridurre il gender pay gap?

Una recente indagine condotta su oltre 30 mila lavoratori del settore pubblico e privato dimostra che un lavoratore agile su due è donna, e che esiste una forte correlazione tra lavoro agile, employability femminile, trasparenza ed equità retributiva. I risultati della ricerca sono contenuti in un report presentato presso la Commissione XI del lavoro della Camera dei deputati.

Nuove sfide per lo Smart Working

Nel corso dell’ultimo anno lo Smart Working è mutato, passando dall’essere strumento di welfare organizzativo e occasionale a rappresentare la “nuova normalità”.

La sostenibilità sarà l’unità di misura per i nuovi spazi della Pubblica Amministrazione

La Pubblica Amministrazione è in prima linea sull’evoluzione degli spazi di lavoro: cresce la percentuale di Smart Working nelle organizzazioni e cambiano le necessità per gli uffici: meno scrivanie individuali e più aree comuni. Il tema è al centro dei lavori del Tavolo Spazi del progetto Emilia-Romagna Smart Working. Alcune indicazioni utili emergono da uno studio sull’impatto del lavoro agile sulla progettazione degli ambienti lavorativi.

L'Italia sceglie lo Smart Working

Le organizzazioni si trasformano, riorganizzano le proprie strategie e integrano in maniera permanente lo Smart Working nei propri processi: il 54% delle imprese italiane è propensa a proseguire con il lavoro agile anche al termine dell’emergenza sanitaria, ottimizzandone i vantaggi. Anche con una settimana strutturata metà a distanza e metà in presenza, si stima che la “prontezza” delle aziende nel reagire al cambiamento crescerà del 16% rispetto a un anno fa.

Smart Working: Nuove prospettive per sostenere il cambiamento

Tra il 2020 e il 2021 molte aziende italiane, grazie al proprio management, sono riuscite a ridisegnare i propri processi organizzativi, creando una nuova cultura aziendale condivisa e ponendo al centro di tali processi la persona e la formazione. Lo scopo è quello di sostenere un cambiamento efficace ed efficiente orientato allo Smart Working e alla digitalizzazione.

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ultima modifica 2022-10-05T11:46:35+02:00
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