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L’era del lavoro ibrido è arrivata: trovare il giusto mix tra ufficio e casa

Com’è cambiato il mondo del lavoro dopo oltre due anni e mezzo di pandemia? In questo lungo periodo, i lavoratori si sono adattati e hanno raggiunto risultati incredibili spinti sia dalla necessità del momento sia dall’innovazione tecnologica. Ora, per mantenere questo ottimo trend, bisognerebbe organizzare il lavoro con regole più definite. L’obiettivo è rimodulare l’ambiente di lavoro per il personale in un mondo proteso verso il sistema ibrido.

L’importanza del coordinamento  

Un recente rapporto della Stanford Universitychiarisce i vantaggi di un approccio ibrido al lavoro, riconoscendo i benefici che la maggior parte del personale ottiene lavorando sia da casa che in ufficio. Stanford raccomanda di coordinare il ritorno in ufficio concordando i giorni (ad esempio da martedì a giovedì in presenza, lunedì e venerdì da remoto). Questa pianificazione è applicabile in particolar modo per le attività “smartabili” e può supportare anche coloro che hanno specifiche esigenze quali persone a carico.  

Una garanzia per l’equità e l’inclusione 

 Un altro aspetto fondamentale del lavoro in ufficio è la connessione sociale che si ottiene condividendo spazi, informazioni e suggerimenti tra lavoratori. Questo sistema viene però garantito anche tramite un lavoro ibrido coordinato. Tale organizzazione garantisce l’incremento dell'equità, dell’inclusione e dell’affiliazione lavorativa. Per agevolare ciò, le decisioni dovrebbero essere comunicate con massima chiarezza e trasparenza a tutti i livelli. 

 Ascolto e collaborazione per il cambiamento 

Ciò che funziona per alcuni lavoratori non è detto che funzioni per tutti. I responsabili dovrebbero parlare con ogni collaboratore per favorire un clima di cooperazione che punti al benessere generale e all’ottimizzazione del lavoro. In questo modo, è possibile indagare più in profondità i desideri e le esigenze dei vari team tramite incontri face to face, riunioni e sondaggi. Questa è un'opportunità unica per promuovere un nuovo modo di lavorare che resista nel tempo. 

 Si può ricostruire meglio 

 Le organizzazioni oggi si stanno chiedendo se gli spazi degli uffici antecedenti la pandemia siano i luoghi migliori per lavorare. Ne abbiamo parlato nella News dal Mondo “L’ambiente influisce sulle prestazioni lavorative?” in cui una ricerca dell’Università di Washington dimostra che nella vita quotidiana cerchiamo di coltivare uno stabile senso d’identità per lavorare in modo efficace e gli oggetti personali attorno a noi ci aiutano a raggiungere questo obiettivo. In questo modo, le persone si sentono più fiduciose, efficienti e produttive. Per questo motivo, gli spazi dovrebbero essere rimodulati a seconda delle nuove esigenze delle persone. Oggi, dopo il periodo di isolamento trascorso a causa della pandemia, servono più che mai spazi tranquilli e identificabili con più punti di breakout dove potersi confrontare per poter “vivere l’ufficio” coi colleghi. 

 Come muoversi nei prossimi mesi?  

I prossimi mesi saranno senza dubbio un periodo di tentativi per molte aziende che cercheranno di costruire un sistema di lavoro ibrido di lungo periodo. Seguire i semplici consigli – "ascoltare e dialogare" e "mantenere l’equità e la coordinazione" – può garantire un nuovo futuro sia per i lavoratori sia per le organizzazioni. Solo trovando il giusto mix si potrà far decollare per davvero l’era del lavoro ibrido con benefici non solo produttivi ma anche per la salute dei singoli lavoratori e per la società. 

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