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Lavoro ibrido e monitoraggio delle prestazioni: cosa cambia?

Entro il 2025 il 70% dei lavoratori svolgerà le proprie attività da remoto per almeno cinque giorni al mese. Gli ultimi dati del Global Workplace Analytics dimostrano che il lavoro ibrido entrerà a far parte del quotidiano delle persone. Quali saranno gli effetti di questi cambiamenti sul monitoraggio delle prestazioni?

Metodi e strumenti innovativi

Il Tavolo Performance di Emilia-Romagna Smart Working si è dedicato ad approfondire il tema degli indicatori di performance del lavoro agile. Con uno scenario in costante mutamento, l’aspettativa è che sia possibile renderli progressivamente più efficaci.  

Con questo obiettivo la community ha approfondito la metodologia degli OKR (Objective and Key Results), adottata da aziende come Google, che si basa sulla definizione di macro-obiettivi da raggiungere (Objective) mediante il conseguimento di risultati chiave specifici (Key Results). Si tratta di una metodologia in grado di migliorare i processi di lavoro e le performance, grazie all’individuazione di idee nuove, obiettivi generati dal basso, revisione continua degli obiettivi stessi e ricerca del massimo coinvolgimento del team in un’ottica di miglioramento continuo.

 

In un mondo del lavoro sempre più ibrido è importante poter fornire alle persone strumenti e metodi nuovi, utili a incrementare le proprie performance. I dati del Global Workplace Analytics dimostrano che non è più possibile implementare soluzioni basate esclusivamente sul controllo. Quale può essere dunque la soluzione?

 

Una misurazione significativa, non intrusiva!

L’utilizzo di tecnologie di apprendimento automatico per la misurazione dei livelli di coinvolgimento e partecipazione dei lavoratori o di metriche incentrate su performance e valore sono due possibili modalità di monitoraggio delle performance, che tengono conto, appunto, del valore generato delle persone e del loro contributo offerto all’organizzazione, a prescindere dalle ore lavorate o dal luogo in cui questo viene prodotto. Si tratta di provare a cambiare prospettiva, a fare un passo in avanti verso un approccio più olistico e qualitativo al tema delle performance.

 

Dalla leadership autorevole alle dinamiche collettive

Anche il concetto di “autorità del leader” è ormai superato. Come spiegano gli esperti del Tavolo Performance, è stato sostituito da quello di “dinamiche collettive”, utili a fornire continui segnali di ascolto attivo, aumentare il coinvolgimento delle persone, valorizzare le diversità e incrementare la fiducia.

Quale spunto possiamo trarre da queste riflessioni? I manager dovrebbero poter programmare incontri regolari con i team di lavoro, per analizzare insieme i carichi di lavoro e le attività da gestire, con un approccio collaborativo e basato sul dialogo e con una valutazione accurata delle situazioni di ogni persona e dei diversi gruppi, per accogliere in modo efficace necessità e bisogni specifici.

È proprio con il raggiungimento della massima collaborazione che è possibile ottenere il giusto equilibrio e favorire la creazione e il consolidamento di team di lavoro più connessi, più efficienti, più produttivi, ovunque essi si trovino.

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