Più Smart Cities per lo Smart Working: una rivoluzione per l'ambiente urbano
Con le smart cities crescono efficienza e inclusione
Il lavoro dell'OCSE - Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico - sulle Smart Cities e la crescita inclusiva cerca di unire efficienza e inclusione sociale per offrire migliori opportunità e una migliore qualità di vita per tutti i residenti. Il Programma dell'OCSE sulle "Smart Cities e la Crescita Inclusiva" ha l'obiettivo di ridefinire il concetto di città intelligente in base al contributo dell'innovazione digitale per una migliore qualità di vita per tutte le persone. Misurando le prestazioni delle città intelligenti, si mira a fornire risultati di benessere per i cittadini e a guidare i governi locali e nazionali nei loro sforzi per ridefinire la governance urbana, i modelli di business e il coinvolgimento degli stakeholder.
La ricerca dell’OCSE
Per valutare l'intelligenza delle città e la loro preparazione alle tecnologie digitali, la ricerca dell'OCSE considera undici misurazioni che riguardano le infrastrutture tecnologiche e la connettività e la presenza di un mercato del lavoro guidato dalla tecnologia e la sostenibilità.
Questi parametri consentono di valutare l'efficienza e la preparazione delle città nel contesto delle Smart Cities.
L'infrastruttura tecnologica e la connettività sono fondamentali per il loro funzionamento, inclusi l'accesso alla banda larga ad alta velocità, la copertura di rete, l'implementazione di reti intelligenti e l'uso di sensori per raccogliere dati in tempo reale.
Un mercato del lavoro guidato dalla tecnologia indica la presenza di opportunità di lavoro nel settore tecnologico, la disponibilità di risorse formative e la capacità di attrarre talenti nell'ambito delle tecnologie digitali.
La sostenibilità, invece, riguarda il livello di adozione di politiche e infrastrutture sostenibili, l'efficienza energetica, la gestione dei rifiuti, il trasporto pubblico ecologico e l'uso delle energie rinnovabili.
Attraverso queste misurazioni, l'OCSE è in grado di valutare in che misura le città siano "smart" e quanto siano allineate alle tecnologie digitali emergenti.
Smart Working e Smart Cities: un binomio inscindibile
La coesione tra Smart Working e Smart Cities rappresenta una sinergia potente per il futuro dell'ambiente urbano.
Il concetto di Smart Working, che si basa sull'utilizzo delle tecnologie digitali per lavorare in modo flessibile e remoto, si integra perfettamente con l'idea di Smart Cities, che mira a creare ambienti urbani intelligenti e sostenibili.
La possibilità di lavorare da qualsiasi luogo grazie alla connettività e alle infrastrutture tecnologiche avanzate delle città intelligenti offre nuove opportunità per ridurre il traffico, l'inquinamento e migliorare la qualità della vita dei cittadini. Allo stesso tempo, la presenza di infrastrutture tecnologiche efficienti e servizi intelligenti nelle Smart Cities crea le condizioni ideali per sostenere il lavoro flessibile e remoto.
L'integrazione tra Smart Working e Smart Cities promuove una maggiore efficienza, sostenibilità e benessere per i cittadini, consentendo loro di vivere e lavorare in ambienti urbani più intelligenti e connessi.
A che punto siamo?
Secondo una recente ricerca alcune delle città europee più preparate per diventare delle vere e proprie Smart Cities sono Londra, Amsterdam, Berlino e Parigi.
La valutazione si basa su criteri quali la quantità e la qualità delle infrastrutture tecnologiche e sostenibili presenti nelle città, nonché il numero di lavoratori nel settore tecnologico.
Queste città si sono distinte per i progressi compiuti nell'adozione di soluzioni innovative e nello sviluppo di un ambiente urbano intelligente e sostenibile.
Continuare a investire in tali iniziative può portare a ulteriori miglioramenti e trasformazioni, aprendo la strada a nuove opportunità per i residenti e la società nel suo complesso.