Settimana lavorativa di quattro giorni e uguaglianza di genere
Lavoro flessibile, per dedicarsi ad altri aspetti della propria vita
Nel 1926, quando Henry Ford ha concesso ai lavoratori delle proprie fabbriche il sabato libero, introducendo così negli Stati Uniti la settimana di cinque giorni, ha fatto un passo considerato all’epoca rivoluzionario. Grazie al lavoro di mediazione dei sindacati, gli operai hanno avuto un giorno in più a casa per dedicarsi alla famiglia e ad altre attività ricreative.
Migliore equilibrio vita privata - lavoro e più libertà nella gestione economica sono due dei principali vantaggi enumerati da coloro che hanno sperimentato in questi ultimi tempi la settimana di quattro giorni, ma anche altre soluzioni lavorative flessibili che, per esempio, consentono di lavorare in Smart Working. I test finora condotti stanno mostrando i primi, incoraggianti, risultati di questo stravolgimento organizzativo.
I numeri
Su Wired UK, è stata raccontata la più grande sperimentazione mai condotta sulla settimana corta di 32 ore: in Gran Bretagna, 73 aziende di tutti i tipi, dalle banche ai Fish & Chips, sono state coinvolte. Per sei mesi, da giugno a novembre 2022, 3.300 lavoratori hanno provato a condensare il proprio lavoro in 32 ore alla settimana. A portare avanti lo studio sono stati l’organizzazione non profit 4 Day Week Global, un think tank e dei ricercatori indipendenti delle Università di Cambridge, Oxford e del Boston College.
I risultati si sono rivelati piuttosto interessanti: i partecipanti hanno dichiarato di dormire meglio e sentirsi meno stressati; le aziende, dalla loro, hanno visto diminuire di un terzo i giorni di malattia e del 57% il tasso di licenziamento. La produttività è rimasta stabile e in alcuni casi è addirittura aumentata.
Come abbiamo raccontato nella News dall'Italia "Lo Smart Working produce benefici ambientali" parlando del lavoro agile, un recente studio ENEA ha dimostrato i benefici ambientali prodotti dalle nuove forme di flessibilità lavorative. Anche con la settimana corta, l’impatto sull’ambiente risulta ridotto: un giorno in meno di lavoro, significa una diminuzione del traffico cittadino e, di conseguenza, delle emissioni di inquinanti in atmosfera.
Non ci sono soltanto pro però: alcuni lavoratori hanno infatti dichiarato di preferire la settimana di cinque giorni e il regime degli straordinari; delle aziende semplicemente non possono adattarsi al nuovo assetto organizzativo, in quanto devono garantire servizi per sette giorni su sette. Infine, alcuni settori, come per esempio quello sanitario, avrebbero dei costi supplementari derivanti dai turni scoperti.
Misure che incentivano la parità di genere
I lavoratori uomini intervistati hanno evidenziato, come principale vantaggio della settimana corta, la possibilità di dedicare più tempo alla cura della famiglia. Secondo i registri individuali delle attività giornaliere, i padri hanno aumentato del 27% il tempo speso per la gestione familiare.
Già durante la pandemia, gli uomini hanno toccato con mano cosa significasse passare più tempo a casa con i propri figli. Lo Smart Working ha cambiato molti equilibri e portato i papà a riconsiderare il tempo speso a casa: uno studio condotto in Italia su 150 professionisti padri ci racconta che dal 2020 il 71% degli intervistati hanno notato un cambiamento del rapporto con i figli, il 61% in positivo.
Grazie alle nuove misure di flessibilità lavorativa, le coppie hanno potuto cambiare concretamente le proprie abitudini: le donne oggi possono lavorare di più, senza rinunciare alla cura della famiglia; inoltre, con la settimana corta e il passaggio del monte ore full time da 40 a 32, si contribuisce alla riduzione del gender pay gap: tante donne che lavorano part time, se la misura venisse confermata sul lungo termine, potrebbero passare al tempo pieno e vedere la propria retribuzione aumentare.
Last but not least, la settimana di quattro giorni ha consentito alle famiglie di risparmiare quanto normalmente speso in asili nido o baby sitter che, in Gran Bretagna ma non solo, hanno costi molto elevati.
Servono più numeri
Ci sarà bisogno di ulteriori sperimentazioni per confermare la forza dei nuovi modelli; tuttavia, il 92% delle aziende coinvolte nella sperimentazione ha esteso la misura oltre i sei mesi o ha reso la settimana di quattro giorni permanente.
In Italia, sono stati condotti pochi studi ancora sul tema; tuttavia, secondo Eurostat siamo uno dei paesi in Europa in cui si lavora più ore alla settimana in media, nonostante la produttività oraria sia in discesa da anni.