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La parola dell’anno? Lavoro Ibrido

Flessibilità e possibilità di lavorare in qualsiasi luogo, possibilità di connessioni e collaborazioni efficaci, sono queste le principali caratteristiche che identificano una modalità lavorativa ormai parte essenziale del mondo moderno e che è intenzionata a restare.

Il futuro del lavoro è ibrido. Nel 2022 il settimanale The Economist identifica “lavoro ibrido” come parola dell’anno. Un modello di lavoro che incontra sempre di più il favore di dipendenti e manager.

 

 

I sondaggi confermano il trend in crescita

Una recente indagine condotta dall’International Foundation of Employee Benefit Plans conferma che il 74% dei datori di lavoro offre opzioni di lavoro ibrido e che il 68% dei lavoratori preferisce questo tipo di lavoro a un contratto full time in presenza. Anche il World Economic Forum conferma che il 68% dei lavoratori preferisce una forma di lavoro ibrido e flessibile, che combina l’ambiente di lavoro tradizionale a spazi di coworking e lavoro da casa. Si tratta di risultati incoraggianti, che indicano una tendenza crescente verso un lavoro in cui le persone possono sfruttare tutti i vantaggi e le comodità di un ambiente di lavoro tradizionale senza però rinunciare alla comodità di lavorare in spazi diversi.

Il lavoro ibrido è qui per restare

In Italia sono numerose le organizzazioni che si stanno evolvendo e digitalizzando sempre di più. Il cambiamento riguarda l’utilizzo sempre più frequente di strumenti di interazione digitale importanti e affidabili - come Teams, Google Meet o Zoom - che consentono un’interazione rapida ed efficace ovunque ci si trovi. Strumenti che in parte possono sostituire il lavoro in presenza e che, se associati a una parte delle attività svolte di persona, sembrano essere ormai la soluzione ideale.

 Tanti modelli flessibili ma un unico obiettivo: la persona al centro

Dopo anni di sperimentazione si sono sviluppati numerosi modelli di lavoro ibrido che hanno in comune un elemento fondamentale: pongono i lavoratori, le loro esigenze e necessità al centro.

Vediamone alcuni:

Rotazione di gruppi o team: gruppi definiti di persone si alternano in ufficio per un determinato numero di giorni o settimane in base a un programma fisso. In questo modo le organizzazioni possono mantenere team e flussi di lavoro coesi.

Organizzazione del lavoro: le persone si mettono d’accordo tra loro su quali giorni lavoreranno in Smart Working e quali in ufficio. I team gestiscono l’organizzazione in modo formale o informale, utilizzando calendari digitali e strumenti di collaborazione che aiutano a restare costantemente informati su attività e progressi. Si tratta di un modello estremamente efficace per massimizzare sicurezza, produttività e benessere dei collaboratori.

Programmazione ibrida: il lavoro in presenza e il lavoro da remoto sono programmati a settimane o giorni alterni.

Insomma, tanti modelli con l’obiettivo di mantenere elevati i livelli di comunicazione, cooperazione, coinvolgimento e produttività. In questi ultimi anni le persone, i manager e le organizzazioni hanno compreso che lavorare da remoto non solo è possibile, ma garantisce impatti positivi sulla qualità del lavoro e sul benessere delle persone.

 

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