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POLA: prima indagine di qualità

Pubblicata la prima indagine sulla qualità dei Pola 2021 – 2023 in 34 amministrazioni. Il livello di qualità media complessiva si attesta sul 67% e sono emerse buone pratiche che possono diventare veri e propri benchmark di riferimento.

Mentre il quadro normativo sul futuro dei POLA, i Piani organizzativi del lavoro agile, si aggiorna con nuove disposizioni e linee guida, a maggio del 2021 viene pubblicata la prima indagine sulla qualità dei Pola 2021 – 2023 in 34 amministrazioni. Il livello di qualità media complessiva si attesta sul 67% e sono emerse buone pratiche che possono diventare veri e propri benchmark di riferimento.

Un’indagine di qualità

L’indagine, realizzata da CERVAP – Centro di Ricerca sul Valore Pubblico dell’Università degli studi di Ferrara e dall’Ufficio per la Valutazione della Performance del Dipartimento Funzione Pubblica, conferma la presenza di ottime pratiche, a dimostrazione di una grande capacità di reazione organizzativa delle amministrazioni in risposta all’emergenza sanitaria.

 Sono emersi anche alcuni aspetti critici, come un’insufficiente valutazione degli impatti esterni e interni dello smart working e la necessità di progettare percorsi formativi più mirati da parte dei dirigenti.

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Sono state analizzate le 34 amministrazioni del comparto “Funzioni Centrali” che entro il 30 aprile 2021 hanno pubblicato il Pola all’interno del Portale della performance. Le amministrazioni sono state suddivise in 8 cluster principali: 9 ministeri, 7 enti di regolazione dell’attività economica, 5 parchi nazionali, 4 enti e istituzioni di ricerca, 4 istituti produttori di servizi assistenziali, ricreativi e culturali, 2 autorità amministrative indipendenti, 2 enti nazionali di previdenza e assistenza sociale e, infine, un ente a struttura associativa.

 

Tre principali aree di ricerca

Sono tre le aree di ricerca nelle quali l’indagine si è articolata:

1. Il livello di qualità media complessiva dei Pola: lo sforzo di programmazione organizzativa del lavoro agile è evidente da parte di tutte le amministrazioni del campione. L’Istat si posiziona al primo posto con la più alta qualità programmatica del Pola, con il 90%, a seguire il Ministero del Lavoro, con l’89% e il Ministero dell’Economia, con l’88%.

2. I cluster con la maggiore qualità dei Pola: Il cluster con il valore più elevato per qualità media complessiva dei Pola è quello degli enti nazionali di previdenza e assistenza sociale. Inail e Inps si distinguono per l’ottima qualità dei documenti e per le azioni programmatiche e organizzative.

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3. I contenuti dei Pola maturi e quelli da migliorare: l’indagine ha rilevato infine i contenuti “maturi” dei Piani che presentano una buona qualità programmatica, e quelli da migliorare, fornendo indicazioni di policy per una corretta programmazione organizzativa del lavoro agile. Emerge che i contenuti forti sono quelli relativi alle condizioni di salute di ogni ente, mentre da migliorare sono i contenuti relativi alla fonte dati degli indicatori o agli impatti del lavoro agile. I contenuti sono stati illustrati nel dettaglio nella tabella che segue, condivisa dal Dipartimento della Funzione Pubblica.

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La prima indagine di qualità dei Pola fa emergere le luci e le ombre di un percorso in evoluzione. Tutte le Pubbliche Amministrazioni possono trarre spunti utili dalla ricerca, per riflettere su come trasformare i propri punti di debolezza in punti di forza e costruire una programmazione del lavoro agile sempre più strutturata e efficace.

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