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Ascoltare i lavoratori per promuovere un Hybrid Working coinvolgente

Il 2022 è un anno di cambiamenti per le organizzazioni, tra rivoluzioni degli spazi di lavoro e promozione di nuovi modelli organizzativi. Alcune indagini statunitensi segnalano la necessità da parte dei lavoratori di rendere i modelli di lavoro ibrido più coinvolgenti e stimolanti.

Indagini e risultati (incoraggianti!)

Il recente sondaggio del Chartered Institute of Management (CMI) e l’indagine condotta dalla grande società di analisi statunitense  Gallup dimostrano che i lavoratori desiderano flessibilità. La multinazionale USA ha monitorato atteggiamenti e comportamenti di 140.000 lavoratori dall’inizio della pandemia e sulla base delle informazioni raccolte ha elaborato cinque domande chiave alle quali è importante rispondere nel periodo di transizione verso il lavoro ibrido:

  1. Dove lavorano le persone oggi e dove lavoreranno in futuro?
  2. Cosa accade se le organizzazioni non supportano la flessibilità?
  3. Perché molti lavoratori preferiscono il lavoro ibrido?
  4. Come sarà strutturata la futura settimana lavorativa?
  5. Come rendere il lavoro ibrido più produttivo e coinvolgente?

 

Vediamo nel dettaglio gli elementi emersi da ognuno dei cinque puti.

Dove lavorano le persone oggi e dove lavoreranno in futuro?

Oltre la metà del campione intervistato dalla società di analisi statunitense Gallup, riferisce che il proprio lavoro può essere svolto da remoto almeno per una parte del tempo.

Prima della pandemia erano in pochissimi a svolgere le proprie attività esclusivamente da remoto, circa l’8%, mentre un terzo aveva già un contratto di lavoro ibrido.

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La pandemia ha chiaramente accelerato la transizione verso lo smart working, che ha coinvolto ben il 70% dei lavoratori in tutti gli Stati Uniti. A febbraio 2022 la maggior parte delle persone ha continuato a lavorare in modalità ibrida e questo “mix” di lavoro in ufficio e lavoro a distanza si è uniformato, come confermano i dati della ricerca: il 42% dei lavoratori aveva un programma ibrido e il 39% lavorava esclusivamente da remoto.

Vista la numerosità di hybrid e smart workers, il futuro degli uffici di lavoro si trova oggi a un punto di svolta: quali opzioni di lavoro a distanza stanno pianificando i datori di lavoro? Quali sono le aspettative dei lavoratori? Sono proprio questi ultimi a desiderare programmi di lavoro ibrido strutturati e stabili: il 53% richiede un accordo ibrido e il 24% desidera lavorare esclusivamente da remoto. Si tratta di cambiamenti che segneranno grandi trasformazioni negli ambienti d’ufficio.

 

Cosa accade se le organizzazioni non supportano la flessibilità?

Secondo i risultati del sondaggio leader e manager prediligono il lavoro ibrido e manifestano una notevole esitazione sulla totale assenza dei lavoratori dagli uffici. Le figure apicali vogliono promuovere la flessibilità ma sono anche preoccupati di poter sostenere le prestazioni e la cura dei team sempre da remoto, soprattutto a lungo termine. Alcuni leader potrebbero quindi essere tentati di limitare le opzioni di lavoro a distanza in futuro.

Gli effetti a lungo termine del lavoro agile devono ancora essere studiati, ma dalle numerose indagini pubblicate negli ultimi due anni emerge che lavorare da un unico luogo, che magari non soddisfa al meglio le esigenze dei lavoratori, non ha un impatto positivo sul loro benessere, sia a breve che a lungo termine. Quando i lavoratori svolgono le proprie attività completamente in presenza, in genere, sperimentano:

  • Coinvolgimento significativamente inferiore
  • Benessere significativamente inferiore
  • Intenzione significativamente più elevata di andarsene
  • Livelli significativamente più elevati di burnout.

 

Perché molti lavoratori preferiscono il lavoro ibrido?

La prima motivazione è legata alla possibilità di evitare i tempi di pendolarismo.

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Le persone possono scegliere, sulla base del proprio stato d’animo e dei propri impegni quotidiani e familiari, quando recarsi in ufficio e impiegare parte del proprio tempo nel tragitto casa-lavoro-casa. Le altre motivazioni sono legate alla maggior libertà personale di scegliere il luogo più adatto per svolgere la prestazione lavorativa, al maggior benessere, all’equilibrio tra vita privata e lavoro e alla flessibilità.

 

Come sarà strutturata la futura settimana lavorativa?

Gallup ha chiesto ai lavoratori che desiderano un lavoro ibrido permanente quanti giorni preferirebbero trascorrere in ufficio durante la tipica settimana lavorativa.

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In media i lavoratori non vogliono trascorrere in ufficio più di tre giorni alla settimana. La settimana ibrida si divide tra: lavoro da casa, lavoro in ufficio, lavoro in spazi di co-working, lavoro in luoghi e/o città differenti dalla propria. La varietà rafforza la produttività e incrementa il benessere.

 

Come rendere il lavoro ibrido più produttivo e coinvolgente?

Molte organizzazioni si stanno attivando per creare un clima adatto alle nuove esigenze dei lavoratori. Sulla base dei risultati emersi dall’indagine il nuovo ambiente di lavoro ibrido dovrebbe fornire alle persone tre vantaggi:

  1. Più produttività: modellare strategie ibride attorno alla produttività coinvolge i lavoratori. Non solo in conformità alle policy, è importante concentrarsi sui risultati del team e disporre di adeguati strumenti per monitorare i progressi dei collaboratori.
  2. Più flessibilità: consentire la flessibilità all’interno di un quadro definito. Non esiste un’unica politica di lavoro ibrido adattabile a tutti i tipi di team e a tutti gli ambienti di lavoro. È necessario individuare politiche adeguate, attente ai bisogni e alle necessità di diverse tipologie di lavoratori all’interno dell’organizzazione e stabilire dei limiti.
  3. Più connessioni: pensare al virtuale. Quando i membri del team che lavora in ufficio si comportano come se tutti lavorassero da remoto è più probabile che anche i lavoratori che effettivamente stanno lavorando da remoto si sentano parte del team. Un esempio è quello di portare i laptop a tutte le riunioni, in modo che tutti abbiano una presenza sullo schermo per creare un’esperienza più inclusiva. Oppure programmare una formazione adeguata, che guidi il team su come collaborare in modo più efficace in ambienti virtuali.

 

Il futuro ibrido: sfide e promesse

Guardando al futuro tutti i segnali indicano che l'ibrido è un’aspettativa sempre più diffusa presso i lavoratori, pubblici e privati. L’ascolto deve essere posto in primo piano per rispondere in modo adeguato a richieste e esigenze specifiche. Un altro elemento da tenere in considerazione nel medio termine è il fatto che un’intera generazione ha intrapreso la propria carriera lavorativa proprio con una modalità ibrida, se non totalmente smart.

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