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PIAO: programmare in modo integrato per creare Valore Pubblico

La community di Emilia-Romagna Smart Working ha affrontato il tema del PIAO con il supporto del professor Enrico Deidda Gagliardo, dell’Università degli Studi di Ferrara. Nell’ultimo incontro organizzato dal Tavolo Performance e dal Tavolo Discipline sono state discusse le caratteristiche del documento, con particolare attenzione anche alla normativa di riferimento.

Che cos’è il PIAO? Facciamo chiarezza!

Il PIAO, Piano Integrato di Attività e Organizzazione, è il documento di programmazione e governance che sostituirà una serie di Piani che finora le amministrazioni erano tenute a predisporre, favorendo l’integrazione della programmazione per la creazione di valore pubblico.

Esso contiene:

  • i dettagli sulla salute organizzativa e professionale dell’Ente
  • gli obiettivi operativi e le relative performance dell’Ente
  • le misure di gestione dei rischi e i relativi indicatori

 Qual è il quadro normativo di riferimento del PIAO?

Il quadro normativo di riferimento del PIAO è composto da due principali “anime”:

  1. Il Decreto Ministeriale, approvato in conferenza unificata il 2 dicembre 2021, che ne definisce i contenuti e in cui è inserito lo schema di piano tipo PIAO e le principali linee guida del documento.
  2. Il Decreto del Presidente della Repubblica sull’abrogazione dei precedenti documenti di programmazione, approvato in conferenza unificata il 9 febbraio 2022.

Il pacchetto normativo è nella sua fase conclusiva prevista per il 31 marzo 2022.

  

Qual è l’obiettivo della normativa sul PIAO?

Gli obiettivi principali sono quattro:

  1. semplificare e trasformare i numerosi “silos programmatici” in una programmazione integrata, con lo scopo di innovare la Pubblica Amministrazione italiana
  2. sviluppare qualità e una resilienza programmatica
  3. favorire l’integrazione tra le prospettive programmatiche
  4. garantire velocità e qualità dei servizi

 

Quali e quante sono le sezioni del PIAO?

Il documento è suddiviso in diverse sezioni: una anagrafica (1), due di programmazione (2 e 3) e una di monitoraggio (4).  

Le sezioni di programmazione del PIAO sono a loro volta suddivise in sottosezioni, riferite a specifici ambiti di attività amministrativa e gestionale. Ciascuna sezione deve contenere, in modo sintetico e descrittivo, le relative azioni programmate.

All’interno delle sezioni del PIAO convergeranno i contenuti dei seguenti piani precedenti:

  1. Performance
  2. Piano dei fabbisogni di personale
  3. Piano della formazione
  4. Piano anticorruzione e trasparenza
  5. POLA

Il tutto in linea e sinergia con gli strumenti di programmazione strategica (DEFR e DUP) degli Enti.

L’obiettivo del PIAO è quello di contribuire in modo funzionale alla creazione di valore pubblico.

In particolare, all’interno della sezione 2 di programmazione, viene definito il valore pubblico generato grazie a due principali “leve”, a cui corrispondono delle specifiche sotto-sezioni:

  1. la sottosezione delle performance, relativa alla creazione di valore pubblico
  2. la sottosezione dell’anticorruzione e della trasparenza, per la protezione del valore pubblico

La sezione 3 di programmazione si concentra sull’organizzazione e sul capitale umano. Non è possibile, infatti, generare valore pubblico se le organizzazioni non sono in “salute”, sia organizzativa che professionale. Il valore pubblico è infatti inteso come un “benessere multidimensionale”.

 

Quando bisogna presentare il PIAO?

Il PIAO deve essere presentato ogni anno entro il 31 gennaio. Per l’anno 2022, che vede la sua prima applicazione, è prevista una proroga: il PIAO è compilabile e condivisibile entro il 30 aprile 2022.

Il documento ha una durata triennale e deve essere aggiornato annualmente, deve essere predisposto in formato digitale, pubblicato sul sito web di ogni amministrazione e sul portale della performance della Funzione Pubblica.

Possono essere predisposte due versioni del documento:

  1. Ordinaria: da Enti con più di 50 dipendenti.
  2. Semplificata: da Enti con meno di 50 dipendenti.

Smart News 23marzo2022 img1


Sottosezione “Valore Pubblico”

La Funzione Pubblica definisce il Valore Pubblico come “il livello di BENESSERE economico, sociale, ambientale e sanitario dei cittadini, creato da un’amministrazione pubblica o co-creato da una filiera di PA e organizzazioni private e no profit. Un ente crea Valore Pubblico quando produce IMPATTI sulle dimensioni del benessere economico, sociale, ambientale e sanitario di cittadini e imprese interessati dalla politica e/o dal servizio.”

In questa sottosezione sono definiti i risultati attesi in termini di obiettivi generali e specifici, programmati in coerenza con:

  • i documenti di programmazione finanziaria adottati
  • le modalità e le azioni finalizzate a realizzare la piena accessibilità (fisica e digitale) delle amministrazioni da parte di cittadini ultrasessantacinquenni e con disabilità
  • l’elenco delle procedure da semplificare e reingegnerizzare

Sottosezione “Performance”

Questa sottosezione va predisposta secondo le logiche di performance e management e secondo le linee guida emanate dal Dipartimento della Funzione Pubblica. È finalizzata alla programmazione degli obiettivi e degli indicatori di performance, efficienza e efficacia.


Sottosezione “Anticorruzione e trasparenza”

In questa sottosezione l’amministrazione deve programmare le misure di gestione dei rischi corruttivi individuati, oltre che di promozione della trasparenza, ritenute più efficaci per favorire il raggiungimento degli obiettivi rispondendo alle seguenti domande:

  • Quali rischi potrebbero impedire il raggiungimento dell’obiettivo individuato?
  • Quali sono le misure necessarie al contenimento dei rischi o per la promozione di trasparenza?
  • Chi sarà il responsabile della gestione dei rischi e della trasparenza?
  • Entro quanto saranno attuate le misure di gestione dei rischi e di trasparenza?
  • Come sarà misurato il contenimento del rischio e della trasparenza?
  • Da dove partiamo?
  • Qual è il traguardo atteso?
  • Dove sono verificabili i dati acquisiti?

Sottosezione “Organizzazione e Capitale Umano”

Questa sottosezione è suddivisa in tre parti:

  1. Struttura organizzativa, in cui l’amministrazione presenta il modello organizzativo adottato per fotografare e programmare i livelli di salute delle risorse organizzative dell’ente al fine di migliorare le performance, contenere i rischi e creare Valore Pubblico.
  2. Organizzazione del lavoro agile, in cui l’amministrazione indica la strategia e gli obiettivi legati allo sviluppo dei modelli innovativi di organizzazione del lavoro, anche da remoto, seguendo le Linee Guida emanate dal Dipartimento della Funzione Pubblica e in coerenza con i contratti.
  3. Fabbisogno del personale, in cui l’amministrazione illustra la consistenza di personale in termini quantitativi, accompagnata da un’accurata descrizione del personale di servizio suddiviso in relazione ai profili professionali presenti. Sono inserite in questa sezione anche la mappatura del fabbisogno di competenze e la programmazione delle strategie di reclutamento.

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